Asilo nido, è boom di iscritti

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01 Mar Asilo nido, è boom di iscritti

La qualità delle proposte formative testimoniata dai numeri. Sono quelli, significativi, degli iscritti al prossimo anno educativo del nostro nido integrato: molti di più rispetto ai posti disponibili, tanto che, sul tavolo del CdA dell’Ipab, è finita la proposta di aggiungere un’ulteriore sezione alle 4 oggi attive, le quali accolgono complessivamente una trentina di bambini dai 12 ai 36 mesi.

“Sarà il Consiglio di Amministrazione a valutare se vi siano i presupposti per l’avvio della nuova sezione – spiega la coordinatrice della scuola materna “G. Zanella” -, in relazione agli spazi disponibili e al personale in servizio. Quel che è certo è che negli ultimi anni stiamo notando un numero sempre maggiore di richieste e questo significa che viene apprezzata la nostra formula educativa”.

Si parte, qualunque sarà la decisione presa, da un punto fermo, che è lo slogan che identifica la scuola: “Qui un bambino viene per stare bene: è questo che noi ripetiamo sempre, perché, così facendo, anche il genitore si sente orientato nel suo ruolo educativo”.

Già, i genitori. La pandemia ha purtroppo cancellato le attività che li vedevano durante l’anno protagonisti, ma ciò non significa che i rapporti si siano interrotti: “Continuiamo a favorire un clima di forte alleanza educativa tra scuola, nido e famiglie – sottolinea la coordinatrice – e di collegialità all’interno dei servizi, frutto di collaborazione e condivisione d’intenti”.

C’è poi un altro punto fermo: la continuità educativa tra l’asilo (che non per nulla si chiama ‘integrato’) e la scuola dell’infanzia, a cui sono iscritti circa 120 bambini suddivisi in 5 sezioni. “Nido e scuola dell’infanzia non sono visti come entità separate – continua la coordinatrice Federica Corà – ma come due tappe di un percorso unico per i bambini iscritti, che così possono trascorrere sei anni della loro infanzia in un ambiente che conoscono e in cui si sentono protetti”.

La forza della qualità.

La nostra scuola, di ispirazione cristiana, propone sia al nido che alla scuola dell’infanzia classi eterogenee per età. Questo per favorire il metodo cooperativo e il passaggio di competenze tra i bambini più grandi e quelli più piccoli. Ciò non esclude le attività per i pari età, che hanno lo scopo di sviluppare specifiche abilità in base alle diverse fasi di crescita dei bambini.

Il cuore del progetto educativo è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che raccoglie le linee guida e le peculiarità della scuola, accompagnato, per quel che riguarda il nido, da un Progetto Psicopedagogico, che si focalizza sugli aspetti psicologici, sociali e pedagogici, per un’armoniosa crescita dei bambini e un fruttuoso rapporto con i genitori.

“Purtroppo l’emergenza pandemica ci ha costretti a sospendere numerose attività e ad istituire una netta divisione epidemiologica tra le diverse classi – spiega la coordinatrice -, ma lo spirito che ci guida è rimasto invariato. Ciò che è dichiarato nei documenti corrisponde al nostro agire. Vogliamo il bene dei bambini e delle loro famiglie”. E l’apprezzamento, tradotto nel numero di iscrizioni pervenute, è una realtà che rende orgogliosa tutta l’Ipab.